Ammirati da tutti e temuti da molti: ecco i peperoncini piccanti!
Non tutti hanno un grado di piccantezza eccessivo, esiste infatti una scala che ne misura il grado, chiamata Scala di Scoville.

In questo articolo vi sveliamo i nomi di quelli principali, dal meno al più piccante e come utilizzarli in cucina.

6. Pimento Padron (o Pimento de Padron): piccolo peperoncino direttamente dalla Spagna

Pimento padron

È una varietà di lunghezza fra i 5 e i 10 centimetri, proviene principalmente dal Marocco e dalla Spagna dove viene messo nelle tipiche Tapas, Il colore va dal verde brillante al verde giallastro.

Tendenzialmente non è piccante, fatta eccezione per una ristretta minoranza (10%), il motivo è da ricercare nella temperatura e dalla quantità di acqua e luce che riceve durante la crescita.

Come si utilizzano in cucina?
Vengono principalmente consumati grigliati e salati o serviti come stuzzichini.
Per esempio, si possono mettere in padella con un po’ di olio d’oliva e lasciarli rosolare su tutti i lati. Al termine basta cospargerli di sale, cuocerli per altri due minuti ed eccoli pronti!

5. Jalapeno: il messicano più conosciuto in Europa

Pimento Jalapeno

Viene chiamato anche “peperoncino grasso” ed è uno dei peperoncini più diffusi.
Ha una grandezza media che varia dai 4 ai 9 centimetri. Ha origini messicane, infatti prende il nome da Jalapa, una città del Messico.

La sua piccantezza dipende da quanto è maturo: se non è troppo maturo è meno piccante ed ha un sapore più intenso. Il grado registrato dalla scala Scoville si aggira da 2500 ad un massimo di 10000 Unità Scoville.

In cucina viene usato per rendere piccanti piatti di diverso tipo: salse, panini, insalate, intingoli, sughi e condimenti! Un ottimo ingrediente per dare un tocco più spicy.

4. Red chilli: un colore rosso deciso, come il suo sapore!

Riconoscibile grazie al suo colorito vivace e brillante. Presenta una forma allungata e affusolata.
La sua lunghezza si aggira attorno ai 6 cm di lunghezza e 2 o 3 centimetri di larghezza.
Quando non è maturo assume un colore verdastro, passa poi al giallo per poi arrivare fino al rosso che lo contraddistingue.
Lo possiamo trovare in Spagna e Marocco come i precedenti ma anche in Sud Africa, Rwanda e Thailandia.
Ha un sapore deciso, merito della sua piccantezza! Infatti il suo livello nella Scala Scoville è più alto del Jalapeno.

In cucina può essere utilizzato per donare piccantezza a salse e condimenti. Per esempio, lo si può aggiungere alla salsa al pomodoro per condire la pasta. Viene inoltre utilizzato essiccato.

3. Habanero: uno dei più piccanti al mondo!

Pimento habanero

La sua lunghezza varia dai 2 e gli 8 centimetri. È facile riconoscerlo, grazie alla sua forma ricorda molto una lanterna.
È un prodotto tipico di Spagna, Marocco, Santo Domingo, Cuba e delle Antille (olandesi e francesi).

La sua piccantezza dipende dalla varietà e dal contesto in cui cresce la pianta, quindi il clima, il terreno e lo stato di maturazione, si concentra in particolar modo nei semi e nella membrana bianca interna al frutto.

Ottimo per insaporire i piatti di carne o pesce, o per dare un gusto deciso alle vostre insalate. La sua consistenza si presta anche alla preparazione di salse. E per i più appassionati, è possibile anche creare un olio piccante.

2. Trinidad scorpion: uno scorpione… piccante!

Questa varietà viene chiamata così a causa della sua forma incurvata che ricorda molto quella di uno scorpione.
È presente in diversi colori quali rosso, giallo e viola, proviene da Spagna e Marocco, ma anche da Olanda e Uganda.
Se l’Habanero è uno dei più piccanti del mondo… questo è ben 5 volte più piccante! La sua piccantezza raggiunge 1200000 – 2000231 Unità di Scoville! La maggior parte della capsaicina si concentra nella punta.

In cucina può essere utilizzato fresco, sott’olio, in polvere. Si adatta bene ad ogni tipo di piatto, come degli spaghetti aglio, olio e peperoncino e alle tipiche salse piccanti.
Si raccomanda l’utilizzo dei guanti quando lo si cucina e di non strofinare mai gli occhi dopo averlo toccato.Se toccato a mani nude potrebbe causare facilmente un’irritazione cutanea.

1.Carolina reaper: il peperoncino più piccante del mondo al top della Scala Scoville

Carolina reaper pimento

Ed eccoci arrivati a quello in assoluto più piccante di tutti, premiato nel Guinnes World Records nel 2013. Presenta una media di 1.569.300 SHU sulla scala Scoville e livelli di picco di oltre 2.200.000 SHU.
Tradotto letteralmente significa “Il mietitore della Carolina”.
La sua lunghezza varia dai 3 ai 5 centimetri. In fase di maturazione è di colore verde, poi tende all’arancione ed infine diventa rosso! Ci mette ben 90 giorni circa per maturare.

Se si ha il coraggio di provarlo, può essere messo in piatti di pasta, aggiunto ad un sugo di pomodorini freschi o, come nei casi visti sopra, come salsa per guarnire piatti di carne o pesce.
Va usato in quantità moderate ed è opportuno mettere dei guanti per poterlo utilizzare.

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